scalata vetta alveare himalaya

Miele allucinogeno

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7 novembre 2020

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Alessio

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5 minuti

Esistono numerosissimi tipi di miele, ma uno tra i più rari è sicuramente quello allucinogeno raccolto in Nepal. Questo “miele pazzo” viene raccolto dalla tribù dei Gurung che, ogni anno, mette a rischio la proprio vita raggiungendo altezze da capogiro per raggiungere gli alveari presenti sulle elevatissime pareti rocciose locali.

Un mestiere pericoloso

Le punture d’api a quelle altezze diventano il minore dei problemi, di conseguenza viene spontaneo domandarsi che cosa spinga i membri della tribù in questa impresa? Il motivo principale è sicuramente l’ingente somma di denaro pagata da coloro che desiderano provare le proprietà allucinogene di questo miele davvero unico.

alveari himalaya

Miele unico e particolare

A differenza del miele che tutti noi conosciamo, questo è contraddistinto da un sapore amaro ed è prodotto da delle api di colore rosso dalle dimensioni non troppo ridotte, intorno ai 3cm di lunghezza, spesso chiamate api giganti dell’Himalaya.

Dimentichiamoci quindi il classico colore dorato a cui siamo abituati, le api giganti dell’Himalaya raccolgono il nettare dai fiori di rododendro, e sono proprio delle sostanze all’interno di quest'ultimo quelle in grado di far provare esperienze allucinogene, le graianotossine.

Può essere raccolto solamente una volta l’anno, e se consumato in dosi eccessive può provocare gravi problemi, se non addirittura la morte. Se assunto con moderazione si dice provochi un effetto simile a quello dell’assenzio, in quantità maggiori invece le sue proprietà allucinogene diventano più evidenti. Se avete voglia di passare una serata piacevole vi consigliamo quindi qualcosa di decisamente più piacevole, come la birra al miele.

estrazione miele allucinogeno

Risvolti della pratica

Nonostante questi rischi per la salute, ogni anno la richiesta per il miele allucinogeno continua ad aumentare. I numerosi acquirenti, spinti dalla curiosità o dalle ipotetiche qualità medicinali di questo miele, obbligano i membri della tribù a raccogliere la prelibata sostanza anche fuori stagione. Con il passare del tempo questa pratica potrebbe seriamente danneggiare l’ecosistema locale, nonché la maggior fonte di sussistenza della piccola tribù dei Gurung. Un bene davvero raro e prelibato, che ci auguriamo possa farci compagnia ancora per molto tempo.