Scopri la città
Artiestad è una città immersa nell’immaginazione umana, dove gli artisti possono trovare la propria casa e dove i turisti possono scoprire quanta libertà racchiuda l’animo umano.
Chi vive ad Artiestad, crea Artiestad.
I quartieri
Ogni quartiere della città nasce dalla commissione di creativi che hanno scelto di mettere la propria arte a disposizione del prossimo, per ispirare il prossimo.
Una città in continua trasformazione
Ogni stagione gli artisti, ispirati dalle numerose correnti artistiche che hanno caratterizzato la storia dell’arte, rivoluzionano muri, strade, parchi e interi edifici, plasmando una città che vuole raccontarsi sempre in modo diverso.
Quartiere impressionista
Il quartiere che nasce per cogliere l’impressione visiva della realtà; la luce e il colore, elementi fondamentali della tecnica impressionista, conferiscono la massima luminosità a strade ed edifici, creando un quartiere in cui persino le ombre degli abitanti possiedono una propria tinta.

Quartiere surrealista
La corrente artistica nata come mezzo per riunire i regni consci e inconsci dell’esperienza dà origine ad un quartiere in cui il mondo del sogno e della fantasia si mescolano al mondo razionale quotidiano in “una realtà assoluta, una surrealtà”.

Quartiere street art
In onore della corrente grazie alla quale venne suonata la prima nota della sinfonia di Artiestad, strade, piazze, muri e grattacieli diventano tela e cavalletto dando vita ad una connessione anarchica tra l’artista e l’urbanizzazione.

Punti di interesse
Teatri e musei

Gran Teatro Brahms
Il grande teatro Brahms è composto da cinque piani e da un immenso palco, la volta è una enorme cupola di vetro che permette ai raggi della luna e delle stelle di proiettarsi sulla scenografia creando effetti di luce impossibili da replicare. Quando la cupola viene aperta, lo spettacolo si anima di realismo permettendo alla pioggia e alla neve di regalare un’atmosfera magica.
Corso Degas

Museo Breton
Il museo Breton ospita al suo interno opere che sfidano l’immaginazione umana e che si dice possano apparire comprensibili solo se l’osservatore si trova in uno stato di dormiveglia. Ogni quadro appare come una tela vuota e le sculture sono blocchi di marmo, ma quando le luci si spengono e il visitatore inizia ad assopirsi ogni opera d’arte prende vita in uno spettacolo al limite del surreale.
Viale Morisot

Museo Onzin
Uno dei musei più grandi, l’Onzin, è un inesauribile magazzino di oggetti strampalati al confine tra l’arte e l’assurdo. Dal cucchiaio bucato agli occhiali per voyeur, dai letti per insonni all’anonimizzatore portatile per non apparire nelle foto dei turisti, l’Onzin raccoglie stranezze da tutto il mondo, spesso nascondendo geniali invenzioni sotto un apparente nonsense.
Via Cahun
I parchi

Parco Biva
Il parco Biva si estende per 74 ettari ed è attraversato dal fiume Reno, che nella parte più interna del parco dà vita a tre grandi cascate immerse nel verde della vegetazione e da una grande varietà di opere d’arte povera. D’autunno il parco si tinge d’oro e diventa una trasposizione realistica dei quadri dell’artista a cui deve il proprio nome.
Via Nolde

Parco Kimura
Il parco Kimura regala invece un viaggio nell’arte orientale dei bonsai. Ogni pianta di questo parco viene curata nella crescita attraverso la potatura delle radici, dando vita a un bosco in miniatura che sembra perennemente sospeso nel tempo.
Viale Kimura

Bosco Barbier
Il suggestivo bosco Barbier si caratterizza per i suoi colori sgargianti e le stranezze. Si dice che chi attraversa la selva sarà spettatore della storia di chi è passato prima e narratore per chi passerà dopo di lui, in un’incessante rappresentazione visiva della vita umana in cui il pennello è la natura.
Via Kirchner
Galleria

La storia di Artiestad
Gli inizi...
Artiestad nasce da un vecchio quartiere abbandonato nella periferia a Sud di Rotterdam. Negli anni 2000 il quartiere era pieno di edifici decadenti e parchi abbandonati, fino a che l’atmosfera desolata non iniziò ad attirare giovani graffitari, i quali in un sobborgo ormai senza regole furono liberi di spingere al massimo la propria creatività. Ben presto le mura in rovina si riempirono di colori e le enormi crepe che tagliavano in due i palazzi divennero rami di rigogliosi alberi pieni di vita: il quartiere stava rinascendo.
Artiestad
Il risorgimento in atto venne notato da numerosi appassionati di
street
art e il quartiere in breve tempo iniziò a diventare famoso sia per la freschezza
artistica
che stava portando, sia per l’enorme libertà che chiunque voleva creare poteva avere
in
quel rione.
Non più solo graffiti e disegni:
architetti, scultori, musicisti
iniziarono a popolare quelle strade dimenticate e a utilizzare la propria
indipendenza
espressiva per dare vita a una città che sfidasse la fantasia umana. E non solo
artisti,
ma anche finanziatori appassionati d’arte da tutto il mondo
iniziarono
a
intravedere del grande potenziale in quella risorta periferia.
Sulle macerie
del
vecchio sorse qualcosa di innovativo e mai visto prima, la prima città in
cui
ogni
cittadino aveva il potere di plasmarne animo e corpo, una città di arte, per
l’arte:
Artiestad.
Curiosità
Ad Artiestad non si smette mai di creare e di essere d’ispirazione
per gli altri.
Anche dopo la morte, i corpi degli artisti continuano ad essere linfa per la
creatività del prossimo: il liquido che prima scorreva caldo nelle loro vene muta
in acceso pigmento cremisi pronto ad essere riversato sulla tela e sulle mura delle
città, l’epidermide viene agganciata al cavalletto grazie alla sua intrinseca elasticità
permettendo di creare dipinti dalle tinte più rare, mentre le fibre muscolari diventano
corde tese di chitarre e pianoforti.
Da qui nasce il detto per cui “ad Artiestad un artista non muore mai” .