L'idroponica è la coltivazione delle piante fuori
suolo, ovvero senza terra ma grazie all’acqua.
Il grande vantaggio offerto dall’agricoltura idroponica è senza dubbio la possibilità
di coltivare ovunque, anche dove non c’è terreno o
non c’è il clima ideale per poter avviare determinate coltivazioni di tipo tradizionale.
Con questo sistema è possibile avviare una coltivazione indoor o outdoor,
in orizzontale ma anche in verticale, un metodo che consente di risparmiare spazio. Inoltre, l’agricoltura
idroponica consente un controllo maggiore della gestione delle risorse idriche e
nutrizionali e un certo risparmio di acqua grazie al recupero e al riutilizzo del flusso idrico.
Crescita
La crescita delle piante viene costantemente monitorata grazie alla modulazione di nutrimenti, acqua e luce.
Acqua
Le piante crescono con le radici immerse in acqua nella quale vengono disciolete le sostenaze nutritive.
Luce
La luce artificiale con la corretta lunghezza d’onda consente di far crescere le piante in salute.
La coltivazione idroponica utilizza l’acqua per veicolare alle radici le sostanze nutritive, il cui assorbimento è più facile perché i sali minerali, disciolti nell’acqua, sono disponibili in una forma direttamente assimilabile dalle piante.
Poco nota in Italia ma praticata con successo in tutto il mondo, questa tecnica di coltivazione offre diverse possibilità di riuscita. Il motivo principale è semplice:
le piante, con le radici immerse nell’acqua, sono autonome e richiedono solo piccoli interventi.
Lactuca sativa
Lycopersicum
Spinacia
Mentha
Basilicum
Rosmarinus
Monstera
Pothus
Sanseveria
L’associazione tra una cupola geodetica e una serra ci comunica un requisito fondamentale: un ambiente costruito appositamente per permettere la coltivazione di fiori e piante che altrimenti non sopravviverebbero alle temperature di quella stagione o di quel luogo, che non è l’ habitat naturale.
Nella cupola geodetica è possibile stabilire preventivamente non solo una temperatura, ma anche regolare i livelli di umidità, potendo così dar vita ad diversi microclimi.
La geotermia sfrutta il calore presente nella crosta e nel sottosuolo del pianeta per produrre energia elettrica. La temperatura del suolo aumenta man mano che si scende in profondità, registrando un incremento di 3 gradi centigradi ogni 100 metri: le acque sotterranee, a contatto con rocce ad alte temperature, si trasformano in vapore.
Questo è ciò che consente l’alimentazione delle serre Undergrowing in un’ottica di energia circolare.