FAQ

In questa sezione troverai la risposta a tutte le domande che ti sei sempre posto sui disturbi specifici dell’apprendimento.

Non sono risposte uniche, univoche e definitivo perchè ogni caso è a sè e ogni bambino o ragazzo vive il disturbo in un modo totalmente suo.

Le domande dei ragazzi

Non preoccuparti, non sei l’unico, ci sono alcuni ragazzi con DSA che come te hanno difficoltà a memorizzare regole e formule. Per aiutarti ti consiglio di non studiare a memoria gli argomenti ma cerca di capirli il più possibile utilizzando tabelle contenenti regole, formulari e mappe concettuali; con questo sistema sarai sicuramente facilitato.

Il supporto durante lo studio di mappe concettuali e computer è un tuo diritto; chiedi quindi ai tuoi genitori di avere un colloquio con il tuo insegnante per informarlo della tua problematica. Si potrà quindi concordare un Piano Didattico Personalizzato, sulla base delle esigenze che prevedrà gli strumenti a te consentiti durante lo studio.

Confidati con gli insegnanti, dovrebbero essere loro a spiegare nel migliore dei modi la tua difficoltà oppure possono consigliarti come affrontare direttamente i tuoi compagni. Se ti vengono dati esercizi mirati è solo un metodo di studio diverso per ottenere lo stesso risultato che ottengono i tuoi compagni. L’importante è raggiungere l’obiettivo e non il mezzo o il tempo con cui si raggiunge.

Non hai nulla di meno e da invidiare agli altri, non sentirti inferiore e non isolarti perché non ti aiuta a socializzare ed integrarti con gli altri compagni di classe. I tuoi compagni possono essere un aiuto per te a superare i tuoi limiti.

Le domande dei genitori e degli insegnanti

I DSA sono disturbi del neurosviluppo che riguardano la capacità di leggere, scrivere e calcolare nella maniera corretta e fluente che si manifestano con l'inizio della scolarizzazione. In base al tipo di difficoltà specifica che comportano, i DSA si dividono in: dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia.

Se si hanno dubbi che un bambino/ragazzo abbia difficoltà d'apprendimento è necessario richiedere una valutazione da uno specialistica. E’ necessario che la diagnosi sia fatta da specialisti esperti mediate specifici test per poi avere le giuste certificazione ed aiuti adeguati. Per la valutazione ci si può rivolgere alla propria ASL di appartenenza oppure a specialisti che svolgono privatamente la libera professione.

No, non stai utilizzando il modo e il metodo corretto per far capire l’errore commesso; conviene piuttosto riguardare assieme gli errori, per cercare di capire la forma corretta da utilizzare. La copiatura è solamente uno sforzo inutile; è più opportuno se viene utilizzato il PC, usare il correttore ortografico, magari selezionando con molta attenzione le singole parole.

Bisogna considerare e fin dall’inizio che non c’è una sola causa identificabile. Alcuni studi recenti dimostrano che il problema di base è un deficit cognitivo: il cervello fa fatica a identificare i suoni che devono essere messi in relazione con la parola. Questo deficit sarebbe dovuto a uno sviluppo sbagliato di certe zone del cervello. Alcuni studiosi sostengono che potrebbe trattarsi di un problema di tipo genetico dal momento che il 70% dei dislessici presentano dei precedenti familiari. Si tratta quindi di una malattia in buona percentuale ereditaria.

Le domande dei curiosi

Se al tuo compagno vengono dati 15 minuti in più non è per agevolarlo ma per farlo ragionare meglio sulle domande e concedergli il giusto tempo per portare anche lui la prova al termine nonostante le sue difficoltà.

Purtroppo no. La DSA è un disturbo innato e di origine neurobiologica. Non dobbiamo intenderlo come una patologia o malattia ma come un disturbo, in quanto questo comporta una modalità diversa di funzionamento delle competenze cognitive e di apprendimento. Quindi non essendo una patologia non è “guaribile”. Il Disturbo è sia innato, ovvero persiste quindi in tutte le fasi di sviluppo fino all’età adulta e non scompare mai sia evolutivo, ovvero le manifestazioni del disturbo si modificano nel corso delle fasi evolutive e assumono caratteristiche diverse in base alle fasi del ciclo scolastico.

Generalmente i sintomi della dislessia emergono in età scolare, quindi dai 7 anni in poi. Sarà però possibile in alcuni casi diagnosticarla anche prima, tra i 5 e i 7 anni, facendo molta attenzione ad alcuni segnali come le difficoltà nel parlare, nel comporre i suoni insieme per formare una parola, nell'ascolto, nel riconoscere le rime e nel distinguere destra e sinistra.